domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 21 settembre 2014

"COSI GLI ULTIMI SARANNO PRIMI E I PRIMI,ULTIMI" XXV^Domenica del Tempo Ordinario A LETTURE: Is 55,6-9; Sal 144; Fil 1,20c-27a; Mt 20,1-16a




Liturgia della Parola

 Domenica 

21 SETTEMBRE 

2014



XXV DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO - A



  
LETTURE: 


  Is 55,6-9; Sal 144; Fil 1,20c-27aMt 20,1-16a
  

Antifona d'ingresso   
«Io sono la salvezza del popolo»,
dice il Signore,
«in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò,e sarò il loro Signore per sempre».





COLLETTA
O Padre, giusto e grande nel dare all'ultimo operaio come al primo, le tue vie distano dalle nostre vie quanto il cielo dalla terra; apri il nostro cuore all'intelligenza delle parole del tuo Figlio, perché comprendiamo l'impagabile onore di lavorare nella tua vigna fin dal mattino. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.






LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


PRIMA LETTURA

Is 55, 6-9
I miei pensieri non sono i vostri pensieri.


Dal libro del profeta Isaia


Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino.
L’empio abbandoni la sua via
e l’uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui
e al nostro Dio che largamente perdona.
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri

  C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


SALMO RESPONSORIALE
  
Salmo 144



Il Signore è vicino a chi lo invoca.

Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode;
senza fine è la sua grandezza.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.



SECONDA LETTURA   Fil 1,20c-24.27a
Per me vivere è Cristo
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési.

Fratelli, Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia.
Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno.
Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa scegliere. Sono stretto infatti fra queste due cose: ho il desiderio di lasciare questa vita per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; ma per voi è più necessario che io rimanga nel corpo.
Comportatevi dunque in modo degno del vangelo di Cristo.


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  



ACCLAMAZIONE AL VANGELO


Cf At 16,14b 

Alleluia, alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore
e comprenderemo le parole del Figlio tuo.

Alleluia. 

  






PROCLAMAZIONE DEL VANGELO







  
VANGELO  
Mt 20, 1-16
Sei invidioso perché io sono buono?

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

 
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.





«Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi»



COMMENTO

ALLA PAROLA DI DIO

a cura di Don Lucio Luzzi


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21/09/2014

XXV domenica del
Tempo Ordinario


Anno A

Il Signore ci chiama a tutte
le ore della giornata

PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO

donlucioluzzi@virgilio.it 


Dicevano gli antichi “Hora ruit” e cioè “Il tempo corre veloce”Siamo già arrivati con la XXV Domenica del Tempo Ordinario all’ultimo periodo dell’anno liturgico. Quando noi ci mettiamo a contatto con Dio ci creiamo di Lui come un’immagine umana, adatta alla nostra fantasia e sempre con parametri umani. E’ un rischio concreto ed istintivo che noi quasi istintivamente corriamo. Isaia oltre 800 anni prima della venuta di Cristo metteva in guardia tutto il popolo ebreo dal ridurre il Signore alla dimensione umana. Dio parla al suo popolo e dice: “I miei pensieri non sono i vostri pensieri, la mie vie non sono le vostre vie”. E il profeta Isaia invita a tornare a Dio ricco di misericordia che si fa trovare da quanti lo cercano con cuore sincero.
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Proviamo a declamare anche noi il Salmo 144 e sentiremo anche dentro di noi quella pace e serenità che inutilmente cerchiamo altrove:

Ti voglio benedire ogni giorno/ lodare il tuo nome in eterno e per sempre/ Grande è il Signore e degno di ogni lode;/ lento all’ira e grande nell’amore./ Buono è il Signore verso tutti,/ la sua tenerezza si espande su tutte le creature. Giusto è il Signore in tutte le sue vie/ e buono in tutte le sue opere./ Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,/ a quanti lo invocano con sincerità.

Stupendo l’insegnamento di Cristo alla sua gente attraverso raccontini ipotetici (parabole) che rano in grado di trasmettere grandi verità e grandi insegnamenti!

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Noi possiamo paragonarci in tutto all’atteggiamento ed alla mentalità dei conterranei di Gesù.

Anche noi quando parliamo di diritti, di giustizia, partiamo sempre dal nostro ipotetico tornaconto o comodità.

E se questo non avviene, arriva la sfiducia e la delusione, lo scoraggiamento e arriviamo perfinoa ribellarci a Dio, perché non agisce nei nostri riguardi secondo i nostri parametri e il nostro tornaconto.

Il grande tarlo dell’ invidia che sempre ci corrode!


Anche a me, anche a te il Cristo rivolge questa considerazione:
“Se io voglio dare anche quest’ultimo quanto a te, non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?"

Signore, aiutami ad avere equilibio nei miei giudizi, a non pretendere di essere sempre dalla parte della ragione, a reprimere l’istinto dell’invidia verso chi mi sembre più fortunato di me.

Sei tu il mio bene, la mia sicurezza,
la mia pace, la mia serenità!


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Soprattutto Grazie Signore perché Tu e soltanto Tu sei la mia garanzia,¸ soltanto in Te potrò avere la massima garanzia e sicurezza.

Come è possibile questa bontà e misericordia
senza limiti, che usi per me?

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Grazie Signore di tutto!

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Gesù è il Signore


Don Lucio Luzzi
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donlucioluzzi@virgilio.it 

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