domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 7 settembre 2014

"DOVE DUE O TRE SONO RIUNITI NEL MIO NOME,IO SONO IN MEZZO A LORO" XXIII^Domenica del Tempo Ordinario - A - LETTURE: Ez 33,7-9; Sal 94; Rm 13,8-10; Mt 18,15-20




Liturgia della Parola

 Domenica 


7 SETTEMBRE 

2014


XXIII ^DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO - A



  
LETTURE: 


 Ez 33,7-9Sal 94; Rm 13,8-10Mt 18,15-20

Antifona d'ingresso   Sal 118,137.124
Tu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi:agisci con il tuo servo secondo il tuo amore.





COLLETTA
O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l'eredità eterna. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.






LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


PRIMA LETTURA

Ez 33, 7-9
Se tu non parli al malvagio, della sua morte domanderò conto a te.

Dal libro del profeta Ezechiele


Mi fu rivolta questa parola del Signore:
«O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia.
Se io dico al malvagio: “Malvagio, tu morirai”, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te.
Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato».
 


  C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


SALMO RESPONSORIALE
  
Salmo 94

Ascoltate oggi la voce del Signore.

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere». 
 



SECONDA LETTURA Rm 13, 8-10
Pienezza della Legge è la carità. 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge.
Infatti: «Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai», e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso».
La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  



ACCLAMAZIONE AL VANGELO


2  Cor 5,19


Alleluia, alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione.

Alleluia. 

  






PROCLAMAZIONE DEL VANGELO







  
VANGELO  
Mt 18, 15-20
Se ti ascolterà avrai guadagnato il tuo fratello.

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
 

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.





«Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro»



COMMENTO

ALLA PAROLA DI DIO

a cura di Don Lucio Luzzi


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07/09/2014

XXIII domenica del
Tempo Ordinario


Anno A


La presenza di Cristo Risorto
in mezzo a noi


PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO
donlucioluzzi@virgilio.it 

Di fronte a un fratello o una sorella che hanno peccato non possiamo essere indifferenti. La carità nei loro riguardi richiede che ci si sforzi ad aiutarli e a correggersi. E’ il dovere della “correzione fraterna”, che richiede molto tatto e umiltà, come ci indica il Vangelo. 

Oggi Gesù invita ogni fedele e l’intera comunità a mettere in atto tutti i mezzi per recuperare il fratello o la sorella che ha sbagliato.Non manchi mai nella correzione fraterna il sostegno della preghiera che ci dona la forza dello Spirito Santo. 

Nella prima lettura della Liturgia odierna ci viene proposto un brano del profeta Ezechiele. Era di stirpe sacerdotale; fu condotto a Babilonia, nella deportazione del 597, insieme alla moglie che gli morì nove anni dopo.
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Il Profeta Ezechiele
Forse all’età di trenta anni cominciò il suo ministero profetico. Egli deve ammonire gli empi perché si convertano.
Dal libro del profeta Ezechiele 33,7-9 così dice il Signore:
“Figlio dell’uomo, io ti ho costituito sentinella per la 
casa di Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, 
tu dovrai avvertirli da parte mia.  
Se io dico al malvagio “malvagio, tu morirai” e tu non 
parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, 
egli, il malvagio, morirà per la tua iniquità, 
ma della sua morte io domanderò conto a te. 
Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta 
perché si converta ed egli non si converte dalla sua
condotta, egli morirà per la sua condotta ma tu ti sarai salvato”

Nel Vangelo di Matteo di questa domenica Gesù ci invita a rendere concreta la correzione fraterna:

“Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, 
và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, 
avrai guadagnato il tuo fratello; 
se non ascolterà prendi ancora con te una 
o due persone, perché ogni cosa sia risolta 
sulla parola di due o tre testimoni. 
Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; 
e se non ascolterà neanche la comunità, 
sia per te come il pagano e il pubblicano...”

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“… in verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra
si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa,
il Padre mio che è nei cieli gliela concederà.
Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome,
lì sono io in mezzo a loro”


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O Signore Gesù, fa che non cadiamo nella tentazione di rendere pubbliche le colpe dei nostri fratelli, ma che impariamo ad ammonirli con vero spirito costruttivo e caritatevole, per far rifulgere il tuo perdono.

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Aiutami Signore, nel tuo rapporto con Te, ad avere sempre fiducia e certezza, che Tu nella tua bontà e misericordia, sei sempre disponibile ad accogliere le mie richieste.

Don Lucio Luzzi
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donlucioluzzi@virgilio.it 


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