domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 19 ottobre 2014

"RENDETE A CESARE QUELLO CHE E'DI CESARE E A DIO QUELLO CHE E' DI DIO" XXIX^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - A LETTURE: Is 45,1.4-6; Sal 95; 1 Ts 1,1-5b; Mt 22,15-21




Liturgia della Parola


Domenica


19 OTTOBRE 2014





XXIX^ DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO - A



  
LETTURE: 


 Is 45,1.4-6; Sal 95; 1 Ts 1,1-5bMt 22,15-21

Antifona d'ingresso    Sal 16,6.8
Io t'invoco, mio Dio: dammi risposta,
rivolgi a me l'orecchio e 

ascolta la mia preghiera.
Custodiscimi, o Signore, 

come la pupilla degli occhi,
proteggimi all'ombra delle tue ali.





COLLETTA
Dio onnipotente ed eterno, crea in noi un cuore generoso e fedele, perché possiamo sempre servirti con lealtà e purezza di spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.






LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


PRIMA LETTURA

 Is 45,1.4-6
Ho preso Ciro per la destra per abbattere davanti a lui le nazioni.

Dal libro del profeta Isaìa


Dice il Signore del suo eletto, di Ciro:
«Io l’ho preso per la destra,
per abbattere davanti a lui le nazioni,
per sciogliere le cinture ai fianchi dei re,
per aprire davanti a lui i battenti delle porte
e nessun portone rimarrà chiuso.
Per amore di Giacobbe, mio servo,
e d’Israele, mio eletto,
io ti ho chiamato per nome,
ti ho dato un titolo, sebbene tu non mi conosca.
Io sono il Signore e non c’è alcun altro,
fuori di me non c’è dio;
ti renderò pronto all’azione, anche se tu non mi conosci,
perché sappiano dall’oriente e dall’occidente
che non c’è nulla fuori di me.
Io sono il Signore, non ce n’è altri».

  C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


SALMO RESPONSORIALE
  
Salmo 95



Grande è il Signore e degno di ogni lode.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dèi.
Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate nei suoi atri.

Prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
Egli giudica i popoli con rettitudine
.




SECONDA LETTURA   1 Ts 1,1-5b
Mèmori della vostra fede, della carità e della speranza. 
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace.
Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro.
Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione.


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  



ACCLAMAZIONE AL VANGELO


 Fil 2,15d-16a

Alleluia, alleluia.
Risplendete come astri nel mondo, 
tenendo alta la parola di vita.

Alleluia. 





PROCLAMAZIONE DEL VANGELO









  
VANGELO  
Mt 22,15-21
Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi.
Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». 
Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.



«Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio»


COMMENTO

ALLA PAROLA DI DIO

a cura di Don Lucio Luzzi


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19/10/2014

XXIX domenica del
Tempo Ordinario


Anno A


"E' lecito, o no, pagare
il tributo a Cesare?"



PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO
donlucioluzzi@virgilio.it 






Il Vangelo di questa XXIX domenica del Tempo Ordinario ci viene raccontato dall'Evangelista Matteo. 

In quel tempo i Farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi... I farisei dunque mandarono da Lui una loro rappresentanza coassistiti da alcuni erodiani e gli posero questo quesito: 

"Maestro, sappiamo che sei veritiero ed insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perchè non guardi in faccia nessuno! Dunque dì a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?".


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Ma Gesù conoscendo la toro malizia, rispose: 
'Ipocriti, perché mi tentate? Mostratemi fa moneta del tributo”

Ed essi gli presentarono un denaro! Egli domandò loro:
"Di chi é questa immagine e l’iscrizione?
Gli risposero: "E' di Cesare!”
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Una rappresentanza di Farisei

Allora Gesù replicò loro: 

"Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare
e a Dio quello che è di Dio”


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Ormai i rapporti tra Gesù e i farisei (gente perfida e falsa) sono sempre più tesi.


La perfidia dei suoi avversari è insopportabile e cercano qualunque pretesto per accusarlo e farlo condannare.
 

II loro tranello era ben congegnato: 

Se risponde "si” lo accusiamo di essere a favore della occupazione romana! Se, invece, dice "no" lo accusiamo di istigare
le folle a non pagare le tasse all'imperatore Cesare!

La risposta perentoria del Cristo è
"IPOCRITI"


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Quante volte anche noi tiriamo Dio per la giacchetta al fine di giustificare le nostre scelte! 

Nella tua vita quotidiana agisci sempre con lealtà e sincerità, consapevole che devi rispondere del tuo operare davanti alle leggi che regolano la società in cui vivi e davanti a Dio per tutto quello che la coscienza morale e religiosa ti impone; sempre ed esclusivamente per il tuo bene.

Nella liturgia di oggi si prega per la società civile e i suoi
governanti perché promuovano ìl bene comune nel
rispetto delle leggi e dei diritti di tutti i cittadini.

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Lode a Te o Cristo, Re d'eterna gloria!


Don Lucio Luzzi

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