domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 2 agosto 2015

"CHI VIENE A ME NON AVRA'FAME E CHI CREDE IN ME NON AVRA'SETE MAI" XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Anno B LETTURE: Es 16,2-4.12-15; Sal 77; Ef 4,17.20-24; Gv 6,24-35

Liturgia della Parola

 DOMENICA 


2 AGOSTO 2015




XVIII  DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Anno B


LETTURE:

Es 16,2-4.12-15Sal 77; Ef 4,17.20-24

Gv 6,24-35


Antifona d'Ingresso   Sal 69,2.6

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto, in mio aiuto.
Sei tu il mio soccorso, la mia salvezza:
Signore, non tardare.



COLLETTA

O Dio, che affidi al lavoro dell'uomo le immense risorse del creato, fa' che non manchi mai il pane sulla mensa di ciascuno dei tuoi figli, e risveglia in noi il desiderio della tua parola, perché possiamo saziare la fame di verità che hai posto nel nostro cuore.   Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo...








PRIMA LETTURA
    
 Es 16,2-4.12-15
Io farò piovere pane dal cielo per voi.


Dal libro dell'Esodo

In quei giorni, nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mose e contro Aronne. Gli Israeliti dissero loro: «Fossimo morti per mano del Signore nella terra d'Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine».
Allora il Signore disse a Mose: «Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà à raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge. Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: "Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore, vostro Dio"».
La sera le quaglie salirono e coprirono l'accampamento; al mattino c'era uno strato di rugiada intorno all'accampamento. Quando lo strato di rugiada svanì, ecco, sulla superficie del deserto c'era una cosa fine e granulosa, minuta come è la brina sulla terra. Gli Israeliti la videro e si dissero l'un l'altro: «Che cos'è?», perché non sapevano che cosa fosse. Mose disse loro: «E il pane che il Signore vi ha dato in cibo».

 
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.




SALMO RESPONSORIALE

  
Dal Salmo 77

Donaci, Signore, il pane del cielo.
 
Ciò che abbiamo udito e conosciuto
e i nostri padri ci hanno raccontato
non lo terremo nascosto ai nostri figli,
raccontando alla generazione futura
le azioni gloriose e potenti del Signore
e le meraviglie che egli ha compiuto.
 
Diede ordine alle nubi dall'alto
e aprì le porte del cielo;
fece piovere su di loro la manna per cibo
e diede loro pane del cielo.
 
L'uomo mangiò il pane dei forti;
diede loro cibo in abbondanza.
Li fece entrare nei confini del suo santuario,
questo monte che la sua destra si è acquistato.


SECONDA LETTURA

   Ef 4, 17. 20-24
Rivestite l'uomo nuovo, creato secondo Dio.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini

Fratelli, vi dico e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani con i loro vani pensieri.
Voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l'uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, a rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.





ACCLAMAZIONE AL VANGELO

Mt 4,4b 



Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l'uomo, 
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

Alleluia.





Proclamazione del VANGELO




 Vangelo   Gv 6, 24-35Chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!

Dal vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, quando la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbi, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». 
Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: "Diede loro da mangiare un pane dal cielo"». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mose che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». 
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

 C: Parola del Signore.


A: Lode a Te,o Cristo





«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!»». 


RIFLESSIONE AL VANGELO
di Don Lucio Luzzi


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02/08/2015

XVIII domenica del
Tempo Ordinario


Anno B


L'opera di Dio è credere
in Colui che Egli ha mandato


PENSIERO DELLA DOMENICA
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donlucioluzzi@virgilio.it 

Ai tempi di Cristo i punti fondamentali e di credibilità erano i maghi, gli indovini! Gli stregoni! I falsi profeti, e tutta la gente pendeva dalle loro labbra e dai loro vaticini. 

E Gesù veniva considerato uno di questi, con una attenzione particolare per i miracoli che compiva e la folla che ne era testimone. 

Ma la premura del Messia è quella di dimostrare che Lui è Dio e per questo ha poteri straordinari, superiori a qualsiasi forza umana. Il compito più gravoso era quelle di dimostrare che se una mangia il suo pane vivrà in eterno ed il pane che Lui darà è la sua carne. 

Discorso arduo, incomprensibile e inconcepibile per i suoi interlocutori. La Liturgia di questa XVIII domenica ci propone nella prima lettura un brano preso dal libro dell’Esodo. 

Il nome di Esodo indica gli avvenimenti che sono narrati nella prima delle due parti del libro: la fuga degli israeliti dall’ Egitto e la loro permanenza nel deserto dove il popolo, messo alla prova da Dio, mormora contro Mosè. 

Dio interviene con il dono della manna e delle quaglie per sfamare gli israeliti.

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"Voi mi cercate non perchè avete visto dei segni,
ma perchè avete mangiato di quei pani e vi siete saziati"

Parla loro così: 
“...al tramonto mangerete carne ed alla mattina 
vi sazierete di pane, saprete che io sono il vostro Dio" 

La sera le quaglie salirono e coprirono l’accampamento ¸al  mattino c’era uno stato di rugiada intorno all’accampamento. Quando lo strato di rugiada svanì, ecco sulla superficie del deserto, c’era una cosa fine e granulosa, minuta come è la brina sulla terra…. Mosè disse: "E' il pane che il Signore vi ha dato in cibo...".

Quando viene il Messia si offre all’umanità intera come pane vivo disceso da cielo. Ma nei Giudei il motivo fondante del loro ragionamento era la mormorazione e infatti dicevano…

“...costui non è forse il figlio di Giuseppe? Di Lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: sono disceso dal cielo?"

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Jesus is Lord

Quanta pazienza in Gesù, quanta sopportazione! E come è difficile portali alla persuasione. Troverà difficoltà perfino con i suoi amici, gli apostoli. Infatti davanti alla lro incredulità, in giorno disse loro:

 ”... volete andarvene anche voi?"

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Ma perdura, insiste nel suo progetto e per amore farà questo dono di sé agli uomini di tutti i tempi.

E sapeva benissimo, perché Dio, quale sarebbe stata la nostra incredulità, la nostra indifferenza.

Ci pensi quale amore smisurato ha
sempre avuto verso ciascuno di noi!

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Gesù è il Signore

Domandiamoci un istante, quale è il nostro atteggiamento verso il pane eucaristico. Nel momento in cui siamo in Chiesa e quel pane, l’ostia, tra le mani del celebrante diventa corpo di Cristo, dovrebbe esplodere la nostra fede di fronte a questo prodigio che si ripete ogni giorno, nei secoli...

Vorresti avere conferma dai tuoi sensi? Con i tuoi occhi non vedrai mai nulla di cambiato; stesso colore, stessa grandezza, stesso sapore…

E’ soltanto con la fede che devi fare la tua professione: 
Credo Signore che tu sei realmente presente
sotto le specie di quel pane...

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Donaci, Signore, il pane del cielo

E se avrai la fortuna di nutrirti, qualche volta, di quel pane di vita (eucaristia) sarà vero nutrimento della tua anima e con Lui dentro il tuo cuore ti sentirai sicuro e non temerai i mali che la vita ti propone ogni giorno.

Don Lucio Luzzi
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Buona visione e buona domenica!










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